Sono sannita e nel mio paese sannita (Pontelandolfo, in Campania) alcune tradizioni tipiche del vicino Molise o dell'Abruzzo (ricordo, forse, dell'antico Sannio che fu!) si affacciano spesso... e, da quando vivo a Benevento (Dai, diciamolo... è un po' "meno" sannita di "noi provincialotti" delle montagne!! :P), lo noto ancora di più. In questo post vorrei parlarvi, appunto, di un dolce molisano che piace tanto anche a noi che molisani non siamo.
Da anni, nel periodo natalizio, sulle nostre tavole, in paese, si mangia un piccolo pandolce, semplice, senza uvetta o canditi, bagnato e preparato con un liquore che si fa con il latte: il liquore oggi viene venduto a Campobasso con il nome di CREMA MILK e il pandolce più famoso, credo, del Molise, prodotto dalla pasticceria Iannetta, è conosciuto con il nome di MILK PAN.
Proprio qualche giorno fa, mia madre mi ha raccontato di una lontana zia (forse non è neppure proprio zia... ma in paese funziona così: se hai a che fare con una famiglia, diventi ZIA per tutti in quella famiglia) che produceva in casa questo liquore di crema di latte, lo filtrava pazientemente con garze piegate 3 o 4 volte e mi ha raccontato di come lei, bambina, "rubacchiasse" la crema che restava imprigionata in queste garze e che, insieme al liquore vero e proprio, veniva usato per fare dolci.
Ho trovato diverse ricette (tra internet e zie... che hanno sempre delle ricette da "passare"!) e ho voluto provare a modificarle, di poco, per avvicinarmi il più possibile agli ingredienti del MILK PAN più venduto:
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Etichetta Milk Pan pasticceria Iannetta |
Credo lo sappiate già tutti, ma l’ordine degli ingredienti, nelle etichette, non è casuale: nell'elenco bisogna rispettare uno schema ben preciso, dettato dalla quantità, seguendo un ordine decrescente.
Se, quindi, il burro compare per primo, ahimè, vuol dire che il suo peso, in ricetta, dovrà essere maggiore delle uova che lo seguono... e così via.
Nel caso specifico, poiché ci sono altre parti "grasse" nella ricetta che vi proporrò più avanti, non sarà proprio così. Io ci ho provato! :-)
Ingredienti:
3 uova di media grandezza (3 tuorli e 3 albumi montati a neve)
150 g di burro
70 g di cioccolato bianco
150 g di zucchero
1 bustina di vanillina
10 g di lievito per dolci
80 g di farina 00
80 g di fecola di patate
50 g di farina di mandorle
1 tazzina di liquore Crema Milk della Lupacchioli (*)
(*) se non riuscite a recuperarlo, potete provare a farlo: in rete ho visto diverse ricette. Oppure potete sostituirlo con il liquore Strega di Benevento... ma non è la stessa cosa, fidatevi!
E io amo il liquore Strega!!! O ancora il liquore Chromel, lo conoscete? E' più "antico" dello Strega! ;-)
Per la bagna:
1 tazzina da caffè di liquore Crema Milk + 1 tazzina di latte intero
Per la copertura:
100 g di cioccolato bianco
1 cucchiaio di olio di semi
1 cucchiaio di nutella
Servono: uno stampo da zuccotto del diametro di 20/22 cm, un piccolo setaccino per le farine, uno sbattitore elettrico, una siringa senza ago.
Procedimento:
Accendere il forno e imburrare e infarinare lo stampo da zuccotto.
Sciogliere a bagno maria burro e cioccolato bianco.
Preparare, pesandole, in un'unica ciotola tutte le "farine" (farina 00, fecola, farina di mandorle, lievito e vanillina).
Separare i tuorli dagli albumi in due ciotole.
Montare gli albumi (a fruste pulite!) in una ciotola.
Aggiungere lo zucchero ai tuorli nell'altra ciotola e montare il tutto (se le fruste dello sbattitore ora sono sporche di albume non fa niente).
Aggiungere burro e cioccolato fusi ai tuorli con lo zucchero e montare ancora.
sempre in quest'ultima ciotola aggiungere il liquore e, setacciandole, le "farine".
Con una spatola o un cucchiaio aggiungere a quest'ultimo impasto, delicatamente, gli albumi, montati precedentemente a neve, e incorporarli.
Trasferire il composto nello stampo e infornare per 30/40 minuti (dipende poi dal vostro forno) a 180 gradi.
Una volta cotto (fare una prova con lo stecchino a fine cottura), estrarre il pandolce dallo stampo e farlo raffreddare su una gratella). Preparare la bagna e, quando è freddo, a testa in giù (il pandolce, mica voi!!!! :P), aiutandovi con una siringona senza ago, bagnatelo per bene.
(Edit: potrebbe essere più semplice, per bagnarlo, rivestire con della pellicola lo stampo in cui lo avette cotto, riporvi nuovamente il milk pan dentro e bagnarlo direttamente così, anche senza siringona. Lasciatelo riposare nello stampo, in frigorifero, finché non sarà pronta la copertura.)
Adesso non vi resta che preparare la copertura, sciogliendo gli ingredienti a bagno maria, e ricoprire il pandolce. Io di solito metto un po' di questa crema da copertura sul fondo del piatto da portata che userò poi per il dolce; fungerà da "colla" ed eviterà che il pandolce sballonzoli da una parte all'altra.
Questa volta, complice un post davvero ben fatto che ho trovato in rete (di Chiarapassion su iFood), ho voluto provare a ricoprire i 2 Milk Pan che ho fatto con delle nocciole pralinate di cioccolata (le ho trovate all'Eurospin, zona casse). Uno l'ho riempito e a un'altro le ho messe più diradate.
Sebbene esteticamente migliorino di tanto questo dolce all'apparenza così semplice, non sono affatto pratiche al taglio e lo "appesantiscono" un po' troppo.
Forse, mettere due o tre nocciole pralinate, a parte, nel piatto, insieme alla porzione di pandolce potrebbe essere meglio.
Prossimo step: provare a fare dei mini Milk Pan con gli stampi per le delizie.
Ho tutto il 2018 per provarci!
Buon Anno!!!!
Aggiornamento (febbraio 2018): Volevo mostrarvi due varianti: